Giuseppe Palmisano - Iosonopipo - Vuoto #2

Vuoto è stato ispirato da una condizione provata all’arrivo dei miei 27 anni.

Ad Aprile 2017 ho lanciato tramite questo sito e i miei canali social un call pubblica aperta a 300 donne. Ho chiamato personalmente al telefono circa 300 donne. Il giorno dello scatto si sono presentate a Pescheria Pesaro, 150 donne. La donna è per me la massima espressione della natura e nel mio lavoro ha un ruolo fondamentale. Il mio proposito e la mia sfida è sempre stata quella di privare dell’erotismo intrinseco il suo corpo nudo. Con Vuoto ho provato a farlo creando un unico, potente, organismo.

L’arte è vera e viva solo quando è condivisa e partecipata. Vuoto è stata un’esperienza condivisa da

donne di tutte le età provenienti da tutta l’Italia, che avendo fiducia in me hanno accettato di mostrarsi e mettersi in gioco. La foto è stata solo la parte finale di questo viaggio, è stata la mediazione, la sintesi, la scoria; è stata la fine ma non il fine.

Mentre giungevo alla fine mi sentivo comunque incompleto, ho capito che lo ero perché Vuoto era incompleto. Così ho sentito il bisogno di Vuoto #2. Questa volta farò una call pubblica a 150

donne nere. Il mio intento è includere tutte quelle donne che non hanno potuto partecipare a Vuoto n 1.

Il risultato sarà un dittico bianco e nero, che renderà il progetto completo.

Nel mondo sento spesso parlare di uguaglianza, io vorrei che almeno per una volta venga celebrata la diversità.  In occasione di Vuoto #2 ho invitato il Papa a prendere parte all'opera attraverso una lettera aperta. (leggila qui)

Hanno parlato di Vuoto

Artribune / Vice / Luciana Littizzetto

intervista su Radio Deejay